Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari della provincia di Cremona
sabato 2 marzo 2024 | in NEWS
I tipi di successione presenti nel nostro ordinamento sono tre: la successione legittima, la successione testamentaria e la successione necessaria.
La successione testamentaria è quella che si apre disponendo dei propri beni con un testamento. Nell'ipotesi in cui il defunto non abbia lasciato un testamento, supplisce la legge con quella che viene definita come successione legittima. La legge infatti prevede quali sono le quote che spettano a determinate categorie di successibili, in base al rapporto di parentale che lega il successore con il defunto.
Nell'ipotesi in cui qualcuno muore senza lasciare nessun parente entro il sesto grado, l'eredità si devolve allo stato. La successione necessaria è la successione che la normativa riserva a determinate categorie di eredi che sono definiti i legittimari ed è una successione molto importante perché rispetta il vincolo familiare, il vincolo di sangue, tra il defunto, i coniugi e i figli e laddove non vi siano i figli, gli ascendenti.
Al coniuge oltre alla quota che la legge gli riserva spettano dei diritti che sono automatici, a prescindere che siano scritti o meno nel testamento. Questi diritti sono il diritto di abitazione nella casa adibita a residenza coniugale e il diritto di uso dei mobili che corredano la casa.
Nel caso di un coniuge separato in forma consensuale spettano gli stessi diritti del coniuge non separato. La legge Cirinná, legge del 2016, ha dato una parziale regolamentazione anche alla convivenza di fatto, o di persone che senza una struttura formalizzata convivono, o persone dello stesso sesso legate da un vincolo affettivo.
Quando si presenta una dichiarazione di successione vanno pagate tre tipi di imposte, l'imposta di successione, l'imposta ipotecaria e l'imposta catastale. La dichiarazione di successione è obbligatoria in ogni caso, tranne uno. Ovvero quando il defunto lascia come eredi il coniuge e i parenti in linea retta, sia ascendenti che discendenti, quando non abbia lasciato beni immobili o diritti immobiliari e vanti dei crediti non superiori ai 100mila euro, importo questo che è stato ampliato a favore del contribuente a partire dal 2014. Quando concorrono questi tre fattori è possibile evitare la presentazione della dichiarazione di successione e il pagamento delle imposte.